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Civita di Bagnoregio La Città che muor ...

  • 01022 Civita VT, Italia
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Civita di Bagnoregio sorge infatti su un terreno molto precario, situata su una platea tufacea, rischia il crollo perché i vasti banchi d'argilla che la sorreggono sono soggetti a continua erosione. BALNEUM REGIS compare per la prima volta nel 599/600in una lettera di papa Gregorio Magno indirizzata al Vescovo di Chiusi Ecclesio. Non esi9stono documenti precedenti attestanti il toponimo o latra denominazione. Balneum regis è un toponimo di origine goto-lomgobarda, che definisce una proprietà regia. Non è improbabile una connessione con un complesso termale di cui esistono testimonianze non ampie. Le prime notizie storiche certe su Bagnoregio, o meglio Bagnorea, questo è il suo nome più antico, risalgono al VI secolo D.C. quando viene menzionata tra le sedi episcopali italiane. E' certo comunque che dopo la caduta dell'Impero Romano Bagnoregio cadde sotto il dominio dei goti prima e dei longobardi poi e infine Carlo Magno la conferì al Papato insieme alla restante parte del Patrimonio di S. Pietro in Tuscia. Dopo la conquista franca una serie di signorotti feudali si alternarono nell'esercizio del potere, sono da ricordare tra questi i Monaldeschi che divennero più tardi signori di Orvieto. Nel XII secolo essa si eresse a libero comune, conoscendo un periodo di prosperità e vivacità culturale ed artistica. Incombente rimase tuttavia la minaccia della vicina e potente Orvieto nell'orbita politica della quale Bagnoregio di deve certamente collocare in questo periodo. Talvolta i rapporti tra le due città divennero aspri e conflittuali e anche gli centri confinanti furono trascinati nelle lotte. Tuttavia anche se coinvolto in guerre e tentativi di occupazione Bagnoregio riuscì a mantenere una relativa autonomia. La tremenda epidemia di peste del 1348 ( quella narrata nel Decameron da Boccaccio) ridusse la cittadina l'ombra di se stessa, si racconta che in una sola giornata si contarono più di 500 morti. Nel 1494 i Bagnoresi riuscirono a distruggere la munitissima rocca dei Monaldeschi della Cervara per liberarsi definitivamente dal pericolo del ritorno degli odiati tiranni. Nel 1494 I bagnoresi si opposero coraggiosamente all'entrata in città del re di Francia Carlo VIII diretto con il suo esercito a Napoli per occuparla. All'atto eroico non corrispose tuttavia alcuna riconoscenza da parte del papa Alessandro VI Borgia, che due anni dopo assestò un duro colpo al fiero sentimento di libertà comunale istituendo il regime dei Cardinali-Governatori che durò fino al 1612, anno in cui Bagnoregio passo sotto il controllo della Delegazione Apostolica di Viterbo che si impegno a rispettare gli antichi statuti comunali del 1367. La vita della comunità bagnorese scorreva tranquilla turbata più dalle vicessitudini naturali e geologiche della loro città piuttosto che da eventi politici o fatti d'armi. Solo nel 1867 si ebbe un sussulto militare quando si verificò il primo violento scontro fra le milizie pontificie e i volontari garibaldini che la storia ricorda come "La battaglia di Bagnorea". Nel 1870, infine Bagnoregio entrò a far parte del Regno d'Italia. Civita di bagnoregio è un luogo in cui si coglie un fascino misterioso e misterico. Vestigia non ancora interpretate, una vasta rete di cunicoli sotterranei, la sua stessa posizione geografica hanno dato spunto, anche in tempi recenti, ad analisi ed ipotesi sulle sue origini e sui suoi riti fino ad individuarvi una delle possibile sedi del Fanum Voltumne, il santuario della nazione etrusca.

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