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Minori

  • Minori SA, Italia
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Description

Minori è accoccolata ai piedi dei monti Lattari. Secondo la tradizione, qui sarebbe nata la pasta. Gli ingredienti ci sono tutti: il sole, il giusto tasso di umidità per l'asciugatura dell'impasto e un sapiente quanto abile uso della manualità, tramandata di generazione in generazione. Tradizionali sono anche la coltura dei limoni a terrazzamenti, che forniscono la materia prima per il delizioso Limoncello della Costa d'Amalfi, e la lavorazione della carta (si conservano ancora oggi le antiche cartiere). Passeggiare per le strade del centro e perdersi tra i vicoletti intrecciati è una piacevole parentesi vacanziera. Minori è ricchissima di monumenti, in primis naturalmente quelli religiosi. Il percorso non può non partire dall'Arciconfraternita del SS. Sacramento, un edificio ad aula unica che custodisce un coro ligneo e un altare marmoreo del 700. Imponente la Basilica di Santa Trofimena, che custodisce le spoglie mortali della Santa, Protettrice della città. Il tempio, di tipico impianto settecentesco, fu ricostruito dalle fondamenta sui resti di un'antica chiesa romanica. Sull'altare principale si può ammirare la "Crocifissione", attribuita a Marco Pino da Siena, importante esponente della cultura manierista italiana. Nelle due navate si aprono diverse cappelle, all'interno di una di esse si trova la tela della Madonna del Rosario, uno dei primi esempi del culto mariano in costiera. La cripta a tre navate, restaurata nel '700, presenta sull'altare un'urna di alabastro scolpita nel 1772 dal marmoraro napoletano Ragozzino, dove si conservano le reliquie della Santa. La Chiesa di S. Lucia risale invece al X secolo. Sull'altare un retablo ligneo del XVI secolo di impostazione spagnoleggiante, con le statue di S. Lucia, S. Apollonia e S. Agata. La Chiesa di S. Gennaro rappresenta, con ogni probabilità, l'insediamento religioso più antico: le origini si fanno risalire all'VIII secolo. Importante al suo interno è il trono ligneo, al centro del quale vi è l'edicola con la statua di S. Gennaro. Recenti scavi hanno riportato alla luce forme romaniche e capitelli, inglobate nei secoli scorsi in involucri murari barocchegianti. Attiguo a S. Gennaro e l'Oratorio di S. Maria delle Grazie, che custodisce un interessante tela del '700. La Chiesa di S. Michele presenta, invece, decorazioni su carta realizzate sul finire dell'800 da alcuni pittori che si rifacevano alla cultura preraffaelita. Da qui la riproposizione di schemi bizantineggianti. Sul lato destro una tela del '600 con S. Pietro d'Alcantara, sul lato opposto un'Immacolata databile allo stesso periodo. Per finire, alzando lo sguardo al cielo colpisce la bellezza del Campanile dell'Annunziata, risalente all'XI secolo. Immerso tra limoneti e vigneti, il campanile è caratterizzato da decorazioni bicromatiche a tarsia muraria, ricondubili all'epoca arabo-normanna. Sempre in tema di devozione popolare, non va assolutamente dimenticato che Minori può essere a giusta ragione considerata la capitale salernitana dei riti della Settimana Santa. Molto bella, toccante e partecipata la processione dei Battenti che si svolge nella serata del Venerdì di Passione, richiamando visitatori provenienti da tutta la provincia. Da qualche anno, per opera del locale Centro di Cultura e Storia "Pompeo Troiano" si tiene un importante appuntamento culturale, un convegno che vede la partecipazione di professori universitari ed importanti esponenti del mondo ecclesiale. I riti della Settimana Santa a Minori sono stati riconosciuti patrimonio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali ed il Comune, in collaborazione con il Ministero, ha già avviato le pratiche per il riconoscimento di tale evento tra il patrimonio immateriale dell'Unesco. Ma Minori è giustamente famosa per un imponente insediamento di epoca imperiale che attrae annualmente migliaia di visitatori. I resti della Villa Marittima Romana, risalente al I secolo d.C., sorgono sul limitare estremo del lungomare di Minori, in direzione di Amalfi. Non si conosce il nome del gentiluomo che la fece costruire: di sicuro era persona di notevoli possibilità finanziarie e di alto livello culturale e di gusto, vista la scelta progettuale del complesso e del suo apparato decorativo. Costruita al livello del mare, nel suo piano inferiore la villa racchiude tra le ali del portico un viridarium, al cui centro è una vasca, in asse con la grande, monumentale, apertura verso mare e con l'ambiente più importante del piano, il grande triclinioninfeo ai cui lati simmetricamente si sviluppa l'intero pianterreno. Le suspensurae di un ambiente riscaldato e frammenti di mosaici pavimentali fanno identificare ambienti anche al piano superiore, totalmente distrutti però dai rifacimenti posteriori. La Villa infatti ha avuto diversi restauri e rimaneggiamenti. Nel III secolo fu il riufacimento del triclinio con l'aggiunta dei banconi in muratura e del mosaico ed il rinnovo parziale della decorazione pittorica. In epoca ancora successiva, si suppone, alcuni degli ambienti furono ridotti da tramezzature.

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