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Chiesa di Santa Maria del Pozzo

  • Via Santa Maria del Pozzo, 114, 80049 Somma Vesuviana NA, Italia
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Luoghi religiosi
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Description

La vera chiesa dedicata all'omonima Madonna non è quella visibile agli occhi del passante, ma è quella posta al di sotto, che fu sotterrata in seguito all'alluvione del 1488 che alzò il livello stradale di alcuni metri. La chiesa attuale, invece, fu edificata nel 1333 per volere del Re di Napoli Roberto d'Angiò, in onore del matrimonio della nipote Giovanna I con Andrea d'Ungheria, figlio del re Carlo Umberto. Inoltre, poco distante, lo stesso Roberto d'Angiò fece erigere una chiesetta in onore di "Nostra Donna", per valorizzare l'evento. Le origini dell'appellativo "pozzo" alla Madonna sono diverse: il dipinto della Vergine nel pozzo della villa romana; l'antica raffigurazione della Madonna; il pozzo della Villa Paradiso; il sotterramento a forma di pozzo della antica cappella. Esterno La parte superiore della facciata, che risale al Cinquecento, è l'unica zona che è stata ristrutturata più volte. Inizialmente era in stile romanico e nel 1968 fu modificata. Presenta un balcone ad arco che si appoggia su delle colonne e un ampio rosone sovrastante. La sua ristrutturazione fu affidata a Gregorio Pecchia, all'epoca guardiano. La parte bassa è formata da tre archi in tufo grigio sostenuti da colonne con capitelli in stile corinzio. Questi precedono un ampio portale in legno, tutto decorato con riquadri. Al centro della struttura è ben visibile lo stemma della famiglia reale degli Aragonesi. La zona della cripta, inizialmente, era l'antico pronao dedicato alla chiesa, formato da porticati sorretti da colonne e volte a crociera. Attualmente la cripta si caratterizza per opere d'arte che rappresentano la Madonna. L'edificio religioso è fiancheggiato da un campanile in stile romanico ed è l'unica struttura non ancora modificata dall'uomo. Si caratterizza per quattro livelli rientranti in altezza, un grande orologio posto al centro del tutto e una croce in metallo sulla punta della sfera in alto. La zona posteriore al campanile è occupata da un antico forno che, per la sua forma a cuspide, viene associata ad un ulteriore campanile esistente in passato. Interno Pur se la chiesa risale all'epoca angioina, ci sono alcuni affreschi e delle colonne precedenti alla struttura, che risalgono al XI secolo. Difatti, si dice che lì dove oggi sorge l'edificio, in passato sorgesse un tempio dedicato a Giove Summano che, con l'avvento del Cristianesimo, si trasformò in una chiesa dove professare la nuova religione. Un'altra ipotesi, invece, fa risalire le antiche architetture e i dipinti ad una cappella ipogea. Infatti, nel pavimento, c'è una botola che veniva utilizzata per conservare le ossa dei morti. La chiesa, un tempo ricca di altari ornati da candelabri e dipinti, è formata da una sola navata, con una volte a botte a tutto sesto che si apre a nicchie cieche. Dalla sala, inoltre, è possibile scendere verso il cosiddetto "pozzo" che conserva il dipinto di Santa Maria del Pozzo, o Santa Maria del Latte perché raffigura la Vergine che allatta il Bambino. Tale dipinto è incastonato in una cornice in stucco posizionata in un altare in marmo. Sono presenti altri dipinti che però a causa dell'umidità si stanno sempre più sbiadendo. Il pozzo era arieggiato da un piccolo lucernario e accanto a questo c'era (non visitabile ad oggi) un'altra cappella che conserva tutt'ora un dipinto del XIV secolo raffigurante la scena della Crocifissione. Probabilmente questa cisterna era una parte delle antiche ville romane della città, utilizzata per la conservazione del vino. Secondo la tradizione, questa sorta di cunicolo veniva utilizzato dalla regina Giovanna come via d'uscita per fugaci incontri d'amore. L'abside E' la zona più antica della chiesa. La sua importanza è dovuta ai quattro strati pittorici che si sono susseguiti nel tempo. Primo Strato Si tratta di un dipinto bizantino che raffigura l'ascensione. Secondo Strato E' una rifinitura del primo a cui sono state aggiunte delle scritte. Terzo Strato Raffigura "Nostra Donna" seduta su un trono con in braccio il figlio e gli apostoli intorno. In questo dipinto la Madonna si presenta con una corona sulla testa, da qui deriva l'altro nome a lei attribuito, ossia Santa Maria della Corona o Incoronata. Quarto Strato Rappresenta l'Immacolata Concezione con intorno gli angeli che la venerano. I capolavori della Chiesa La struttura presenta una serie di bellezze artistiche, alcune anche dell'epoca degli aragonesi. Rilevanti sono i dipinti che si trovano sul lato sinistro della navata che hanno come soggetto le scene dell'Antico e del Nuovo Testamento. In alto troviamo una serie di decorazioni che raffigurano le piaghe di Gesù Crocifisso e al centro c'è lo stemma francescano con uno scudo. Il pavimento, che risale al Quattrocento, è composto da mattonelle in maiolica. Ai piedi dell'abside è posta la lapide del patrizio Paolo Capograsso con la sua immagine a grandezza naturale. Dal Settecento in poi la chiesa fu adibita a ipogeo e le tombe dei nobili sono poste lungo le pareti laterali dell'abside. Accanto alla zona del pozzo è ben visibile un dipinto della Crocifissione a grandezza naturale e un'acquasantiera circolare.

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