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Vittoriale di D'Annunzio

  • 25083 Il Vittoriale BS, Italia
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Type
Palazzi, Ville e Castelli
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Italiano

Description

Complesso monumentale di grande suggestione, il Vittoriale è una vera cittadella voluta da Gabriele d'Annunzio, che comprende, oltre alla casa del Poeta, parchi e giardini di rilevante significato storico-ambientale, il "Museo D'Annunzio Eroe", l'Auditorium con la mostra d'arte contemporanea "Omaggio a D'Annunzio", lo SVA 10 del volo su Vienna, la Nave Puglia con il Museo di Bordo, il Mas 96, il Mausoleo, le auto (Isotta Fraschini e Fiat Tipo 4), il Museo "D'Annunzio segreto" e l'Anfiteatro che nei mesi estivi ospita un prestigioso festival. Ad accogliervi come visitatori c’è innanzitutto l’ingresso monumentale del Vittoriale: una coppia di archi al cui centro è collocata una fontana che recita una scritta in bronzo tratta da un’opera letteraria di Gabriele D’Annunzio. E non è l’unica: infatti a sormontare la sopraccitata fontana vi è un timpano con il motto del patriota italiano Io ho quel che ho donato. E il regalo di cui vi ha fatto onore il poeta, si staglia ora dinanzi ai vostri occhi: un paradiso metafisico, in bilico tra arte e collezionismo, che si affaccia sulle acque del Garda nel clima mite e riposante. Poco dopo l’ingresso, sulla destra, troviamo il celebre teatro all’aperto progettato dall’architetto Giancarlo Maroni tra il 1921 e il 1938 che prese come fonte d’ispirazione il più antico teatro romano a noi pervenuto: quello di Pompei. Un luogo immenso, dal valore incommensurabile, il cui panorama ingloba in un solo colpo d’occhio il Monte Baldo, la penisola di Sirmione e la rocca di Manerba sullo sfondo bluastro del lago di Garda. La leggenda vuole che in origine avrebbe dovuto chiamarsi “parlaggio” e che D’Annunzio lo avesse voluto per ambientarci tutti i suoi futuri spettacoli. POi troviamo la Priora,l’ultima dimora di D’Annunzio, appartenuta in precedenza a Henry Thode, un critico d’arte tedesco cui lo stato aveva confiscato la villa come risarcimento dei danni causati dalla Germania durante la Grande Guerra. All’interno dell’abitazione si trovano ancora oggi più di 30.000 libri, alcuni dei quali ancora intonsi, oltre a tutta una serie di oggetti di arredamento provenienti dalle più estreme parti del mondo. La casa è suddivisa in una serie di stanze, adibite a un uso ben specifico. Vi è innanzirurro la Stanza del Mascheraio, che fungeva da sala d’attesa per le visite ufficiali e dal cui soffitto pende un prezioso lampadario realizzato in vetro di Murano. La sala d’aspetto dedicata invece agli amici del poeta era l’oratorio Dalmata, dotato di un camino e impreziosito dalla presenza dell’elica con cui nel 1925 fu compiuto un viaggio a tappe in idrovolante da Sesto Calende, in Lombardia, fino in Giappone, con meta finale Tokyo. A poca distanza si staglia invece la Stanza del Mappamondo: vera e propria biblioteca privata della villa, nei cui scaffali sono contenuti molti dei volumi ereditati dal precedente proprietario. Tra dipinti di Michelangelo e cimeli di Napoleone Bonaparte (tra cui la maschera funeraria dell’omonimo imperatore) vi è anche spazio per la sfera geografica risalente al sedicesimo secolo che dona il nome alla stanza. D’obbligo è anche una visita al bagno blu. Proseguendo all’interno della villa ci si imbatte nella Stanza della Leda, ovvero la camera da letto del poeta, e la Stanza del Lebbroso, adibita a luogo di meditazione. Se nella prima sala vi è un incredibile assortimento di elefantini scolpiti nella maiolica, nella seconda vi è un piccolo letto la cui forma richiama tanto l’immagine di una culla quanto quello di una bara. Chiude la visita presso la Prioria lo studio personale di Gabriele D’Annunzio, presso cui si accede mediante tre scalini, obbligati a chinarsi per evitare il basso architrave della porta. D’Annunzio volle in tal modo edificare l’entrata alla sua officina creativa per costringere il visitatore di turno a inchinarsi al genio della poesia. Non a caso, questa è l’unica stanza in cui la luce del sole è libera di filtrare attraverso le finestre, a testimonianza della grande illuminazione che soltanto la poesia è in grado di concedere. Bellissimo è anche il grande giardino con il Mausoleo e la Nave Puglia.

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