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Borgo di Castelmezzano

  • 85010 Castelmezzano PZ, Italia
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Borghi
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Quando le vette delle Dolomiti lucane si tingono di bianco, il cielo su Castelmezzano si fa così luminoso che pare giorno anche se è notte. E quando il sole tramonta sui suoi tetti, le mille minuscole luci che si accendono l’una dietro l’altra regalano al paesaggio un’atmosfera ancor più fiabesca.

Castelmezzano è un tipico borgo medievale che merita di essere visto soprattutto per via del colpo d'occhio scenico che offre non appena ci si addentra fra le sue stradine. Le case del borgo sono infatti incastonate nella pietra rocciosa così come sono presenti suggestive scalinate piuttosto ripide e scavate nella roccia, che si inerpicano su per il centro storico.

Il nome Castelmezzano deriva da "Castrum Medianum" a identificare una fortezza normanna che si trovava al centro fra i due Castelli di Pietrapertosa e Brindisi di Montagna. La storia di questo borgo, che si guadagna un posto tra i borghi più belli d'Italia, inizia circa fra il VI e il V secolo a.C. quando i coloni Greci arrivarono nella Valle del Basento, fondando il centro abitato di Maudoro, ovvero mondo d'oro. Nel X secolo d.C. però le invasioni dei saraceni costrinsero la popolazione del luogo a lasciare le proprie abitazioni. La leggenda narra che il pastore Paolino scoprì un luogo adatto per un nuovo insediamento, formato da rocce ripide da cui si potevano respingere gli invasori.

A seguito dell'occupazione longobarda a Castelmezzano si insediarono i Normanni, fra il XI e il XIII secolo d.C. e costruirono qui un castello, da cui derivò appunto il nome del borgo. Sotto i Normanni Castelmezzano visse un periodo di pace e prosperità, interrotto con l'arrivo degli Angioini. Fra il XIV e il XVI secolo diversi proprietari terrieri ricevettero Castelmezzano come feudo; nel XIX invece questo luogo venne toccato dal fenomeno del brigantaggio, per via della sua collocazione territoriale.

Interessante è la chiesa Madre (XIII sec.), nel cui interno è custodita la stupenda statua lignea della Madonna col Bambino, detta "Madonna dell'Olmo" del XIV sec.. Molto bella è anche la Cappella della Madonna delle Grazie, che conserva al suo interno un bellissimo altare in stile barocco. Sul posto è possibile ammirare i ruderi della cinta muraria ed una gradinata del castello di Castrum Medianum. Il paese era anche magione templare, sede dei cavalieri. Sono infatti molti i simboli che ne testimoniano la presenza: ad esempio lo stemma del paese è un cavallo nero montato da due cavalieri.

Il territorio è ideale per escursioni attraverso paesaggi di suggestiva bellezza, come la vallata del torrente Caperrino, che segna il confine tra il paese e Pietrapertosa. Lungo il corso del torrente si possono ammirare i ruderi di vecchi mulini.

A Castelmezzano sono presenti poi diversi sentieri e percorsi di trekking. Il più famoso è il sentiero delle 7 pietre, che collega i borghi di Castelmezzano e Pietrapertosa. Accessibile a tutti, questo percorso letterario trae ispirazione da racconti tramandati oralmente fra le generazioni e dall'immaginario collettivo e ha una durata di circa un'ora. Si tratta di un progetto di recupero di un antico sentiero contadino di circa 2 km: lungo il sentiero troverai la narrazione di questi racconti tradotti in forme visive, sonore ed evocative, incise sulla pietra.

Fra le cose da fare e da vedere a Castelmezzano non farti scappare poi il "volo dell'angelo": un cavo di acciaio che collega proprio i paesi di Castelmezzano e Pietrapertosa che ti permetterà di volare fra i due borghi, ammirando tutta la vallata a una velocità di oltre 120 km/h su uno strapiombo di circa 800 metri. Un volo adrenalinico di un minuto e mezzo che si può fare sia da soli che in coppia.

 

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