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Catacombe di San Callisto

  • Via Appia Antica, 110, 00179 Roma, Italia
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Description

Si snodano sotto il suolo di Roma, lungo l'Appia antica, in una serie di cunicoli dall'aspetto davvero spaventoso, per un percorso di oltre 25 km di gallerie distribuite su 4 livelli e raggiungono una profondità superiore ai 20 metri. Secondo la tradizione si prolungherebbero per altri 200 km nel sottosuolo del Lazio. Le catacombe erano luoghi di sepolture e sono diventate anche meta di pellegrinaggio per i primi cristiani perseguitati dall'impero romano. E' un luogo immerso nella Storia, circondato da un'atmosfera magica, unica e tanto preziosa. In queste catacombe trovarono sepoltura un numero imprecisato di martiri, 16 pontefici e tantissima gente comune. Prendono nome dal diacono S.Callisto, che, all'inizio del III secolo, fu preposto da Papa Zefirino all'amministrazione del cimitero e così le catacombe di S. Callisto divennero il cimitero ufficiale della Chiesa di Roma. Nel sopratterra sono visibili due basilichette con tre absidi, dette "Tricore". In quella orientale furono probabilmente sepolti il papa S. Zefirino e il giovane martire dell'Eucarestia, S.Tarcisio. Il cimitero sotterraneo consta di diverse aree. La Cripta dei Papi è il luogo più sacro ed importante di queste catacombe, chiamato "il piccolo Vaticano" perché vi furono sepolti 9 papi e, probabilmente, 8 dignitari della Chiesa del 3º secolo. Lungo le pareti sono le iscrizioni originali in greco di 5 papi. Su 4 lapidi, accanto al nome del pontefice c'è i1 titolo di "vescovo", perché il papa era considerato il capo della Chiesa di Roma, e su due lapidi c'è anche l'abbreviazione greca di "MPT" (martire). La Cripta di S.Cecilia, la popolare patrona della musica. Di nobile famiglia romana, fu martirizzata nel terzo secolo. Sepolta dove ora si trova la sua statua, fu qui venerata per almeno cinque secoli. Nell’821 le sue relique furono trasportate in Trastevere nella basilica a lei dedicata. La Statua di Santa Cecilia è una copia della celebre opera del Maderno, scolpita nel 1599. La cripta era tutta decorata con affreschi e mosaici. Sulla parete vicino alla statua c’è un’antica immagine di S. Cecilia, in atteggiamento di orante, più sotto, in una piccola nicchia è raffigurato il Salvatore, che tiene in mano il Vangelo; accanto è dipinto il papa martire S. Urbano. Su una parete del lucernario si vedono le figure di tre martiri: Policamo, Sebastiano e Quirino. sono i nuclei più antichi (2° sec.). Passando attraverso imponenti gallerie piene di loculi, giungiamo a cinque stanzette, vere tombe di famiglia, chiamate cubicoli dei Sacramenti e particolarmente importanti per i loro affreschi. Gli affreschi sono databili dagli inizi del 3° sec e rappresentano simbolicamente i sacramenti del Batesimo e dell’Eucarestia. Vi si trova raffigurato anche il profeta Giona, simbolo di resurrezione.

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