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David di Michelangelo

  • Via Gian Battista Vico, 30, 50136 Firenze, Italia
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Arte, Teatri e Musei
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Description

Nel luglio del 1501 Michelangelo Buonarroti fu incaricato dall’Opera del Duomo di realizzare una statua raffigurante Davide e Golia, con l’obbligo di utilizzare un grande blocco di marmo che giaceva abbandonato presso la Bottega della Cattedrale e che era già stato sbozzato dallo scultore Agostino di Duccio circa 40 anni prima, nel tentativo di scolpire lo stesso soggetto. Questa era una sfida per Michelangelo, che allora aveva 26 anni ed era appena tornato da Roma, dove aveva creato il suo primo capolavoro: la Pietà oggi conservata nella basilica di San Pietro al Vaticano. La commissione, all’inizio religiosa e destinata ad essere collocata su uno degli sproni della cattedrale, venne presa in carico dal Governo della Repubblica di Firenze, dato che la figura di Davide poteva bene simboleggiare la virtù del buon governo e la difesa della patria. Sono questi gli anni in cui i Medici erano stati cacciati da Firenze e in cui Niccolò Machiavelli era segretario della seconda Cancelleria della Repubblica (odierno Ministero degli Esteri). Dopo aver preparato il lavoro con molti disegni e piccoli modelli in cera, nel 1502 Michelangelo iniziò a scolpire il marmo, lavorando da solo, in piedi sopra un’impalcatura che circondava il grande blocco. Nel gennaio del 1504 la statua era finita ed era riuscita così magnifica e straordinaria che fu deciso di riunire una commissione, di cui faceva parte anche Leonardo da Vinci, per decidere dove collocarla. Fu così che i fiorentini decisero di mettere il David di Michelangelo davanti al Palazzo della Signoria, dove venne inaugurato l’8 settembre 1504 e dove rimase fino al luglio del 1873. Davide e Golia david-back-viewIl soggetto era tratto dalla Bibbia ed era già stato rappresentato da altri grandi scultori fiorentini del Rinascimento quali Donatello, Ghiberti e Verrocchio, che però avevano sempre raffigurato Davide come un giovanetto e dopo che aveva già tagliato la testa al gigante Golia. Michelangelo invece rappresentò Davide come un giovane uomo, poiché nella Bibbia sta scritto che aveva 16 anni, mentre tiene nella mano destra il sasso e sulla spalla sinistra la fionda, pronto a colpire il gigante. La tensione del giovane pastore di fronte al temibile nemico, che nessuno aveva osato sfidare prima di lui, è rappresentata da Michelangelo con dei particolari bellissimi: l’espressione intensa degli occhi, i muscoli contratti come se davvero stesse trattenendo il respiro, e le vene in rilievo, dove sembra davvero scorrere il sangue. La collocazione della statua in piazza della Signoria ne metteva in risalto il significato politico piuttosto che religioso, dato che lì Davide diventò il simbolo della libertà fiorentina contro i potenti nemici di quell’epoca. Davanti al palazzo del governo la statua di Davide rappresentava infatti la virtù e il coraggio di Firenze come la statua di un eroe greco, ritratto nella completa nudità e nella posizione classica del “contrapposto”, con gamba e braccio destri tesi e coi sinistri piegati, così da imprimere alla figura vita e movimento. Era questa davvero la rinascita della bellezza antica, ma con significato completamente attuale. Secondo le testimonianze dei contemporanei, Michelangelo impiegò 18 mesi a scolpire il grande blocco di marmo, lavorando senza aiuti e nascosto dietro una chiusura di assi di legno, di modo che nessuno potesse vedere la statua prima che fosse finita. Venne ben pagato, 400 ducati, ma soprattutto, con questo capolavoro, divenne celebre in tutta Italia e anche presso le corti d’Europa, e ancora oggi per questo è famoso in tutto il mondo.

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