Il 13 aprile 1927, durante i lavori di bonifica della Stornara, venne scoperta una sepoltura di lastroni di tufo contenente un prezioso corredo funebre di donna. Nel corredo recuperato c’erano: una pelike di vernice nera, alcuni uguentari panciuti con delle rosette di rilievo sulla spalla,un vasetto con beccuccio di scolo, una patera d’argilla, un diadema e un paio di orecchini in lamina d’oro datati tra la fine del IV -III secolo a.C. Il diadema è costituito da 11 elementi cilindrici, 18 sferette in lamina,decorata a stampo con un pendaglio a nodo erculeo in lamina ornato in superficie da motivi floreali filigranati.Il 18 dicembre 1953 , nel terreno di proprietà del sign.Antonio Russo, lungo la strada Taranto-Metaponto, rinvengono tre tombe ,disposte ad H, composte da lastroni di carparo. All’epoca si recuperarono un diadema e un paio di orecchini in lamine d’oro datati all’inizio del III secolo a.C, molti simili a quelli rinvenuti in contrada Girifalco. Questo indica che questi manufatti furono prodotti nella stessa bottega , ma con prezzi differenziati. Gli ori sono stati attribuiti ad orefici tarantini. Sono chiamati gli “Ori di Ginosa
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