Priyanka Leone
Calcutta, Bengala Occidentale, India
Jean Cocteau, il poliedrico artista francese, era profondamente affascinato da Napoli, una città che visitò durante i suoi viaggi in Italia. Era il marzo del 1917, e Cocteau era in compagnia di un gruppo di artisti e intellettuali, tra cui Pablo Picasso. Entrambi erano già noti nell'ambiente artistico, e la loro amicizia era alimentata da una reciproca ammirazione e da un fervido scambio di idee.
Dopo essere stati a Roma, decisero di spingersi fino a Napoli, attirati dall'exotica bellezza e dalla ricca storia della città. Mentre Cocteau era completamente rapito dall'energia di Napoli, Picasso mostrava un atteggiamento più riservato. Per Picasso, Roma aveva un fascino particolare, forse legato alla sua passione per l'antichità classica che permeava la città eterna.
Cocteau, invece, trovava a Napoli un misto irresistibile di antico e moderno, di sacro e profano. Era affascinato dai vicoli stretti pieni di vita, dai mercati rumorosi e dalla spiritualità palpabile che si respirava nei luoghi di culto della città. L'energia vulcanica del Vesuvio sembrava riflettersi nel temperamento delle persone e nell'atmosfera generale.
Per Cocteau, Napoli era come una Montmartre nel cuore del Mediterraneo, una città che non dormiva mai, guidata dai desideri terreni e celesti.
Quando Picasso decise di rimanere a Roma, Cocteau cercò di convincerlo ad unirsi a lui nel suo ritorno a Napoli. Picasso rifiutò, dicendo che a Roma c'era il Papa, un riferimento che andava oltre la mera presenza del Pontefice e alludeva alla gravitas culturale e storica di Roma. Ma Cocteau, sempre affascinato dall'essenza più cruda e vitale della vita, gli rispose che se a Roma c'era il Papa, a Napoli c'era Dio, una forza più eterea e pervasiva che si sentiva in ogni angolo della città.
Questa divergenza nelle loro preferenze per Roma e Napoli potrebbe essere vista come un riflesso delle differenze nei loro stili artistici e nelle loro personalità.
Mentre Picasso era più attratto dalla forma, dalla struttura e dall'ordine che Roma rappresentava, Cocteau era sedotto dal caos creativo, dall'energia bruta e dalla passione che trovava a Napoli. Eppure, nonostante queste differenze, la loro amicizia rimase solida, arricchita da queste esperienze e dalla comprensione che ogni città, come ogni persona, ha la sua unica, irresistibile anima.
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