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Villa delle Ginestre e Giacomo Leopardi

  • Via Villa delle Ginestre, 19, 80059 Torre del Greco NA, Italia
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Palazzi, Ville e Castelli
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Italiano

Description

Alle pendici del Vesuvio, immersa nella periferia di Torre del Greco c’è la Villa delle Ginestre, luogo che ispirò Giacomo Leopardi per "La ginestra", una delle sue più celebri composizioni. La villa fu costruita nel Settecento per volere di Giuseppe Simioli, canonico napoletano e professore di teologia, che volle realizzare proprio lì una villa di campagna dove ritirarsi quando il caos della città si faceva troppo insistente. Nell’Ottocento la villa andò in eredità alla famiglia Ferrigni, diventando una delle residenze preferite di Giuseppe Ferrigni. Costui trascorse diversi mesi nella villa insieme alla moglie Sara Ranieri e ai fratelli di lei, Paolina e Antonio. Fu proprio quest’ultimo, lo scrittore Antonio Ranieri, a volere fortemente che il poeta Giacomo Leopardi fosse ospite nella residenza del cognato. I due, dopo una fitta corrispondenza, strinsero un’importante amicizia che divenne col tempo un rapporto morboso e di reciproca dipendenza, tanto che alcuni critici ritengono che tra i due vi fosse un vero e proprio amore. I due, già prima di arrivare alla villa di Torre del Greco, avevano convissuto a Firenze e a Roma. Nel 1833 Leopardi seguì Ranieri a Napoli dove vissero insieme a Paolina, sorella di Ranieri, la quale si occupò costantemente dello stato di salute del poeta. In vista dell’arrivo di Leopardi, all’epoca già un acclamato poeta di fama europea, la famiglia Ferrigni si adoperò per ospitarlo nel modo migliore. La stanza degli ospiti fu ristrutturata ed arredata con un nuovo mobilio fatto appositamente per il poeta da artigiani napoletani. Fu assunto inoltre un cuoco che si occupasse unicamente di Leopardi e fosse a sua disposizione tutto il giorno. Si racconta infatti che il poeta amasse mangiare fuori dagli orari canonici e soprattutto avesse molti vizi in cucina, ad esempio mangiava moltissimi dolci e pietanze fritte. I tre si trasferirono a Torre del Greco nel 1836, mentre a Napoli scoppiava l’epidemia di colera, e fu qui che il poeta trascorse il suo ultimo anno di vita. Dalla villa si gode una magnifica vista sia sul Vesuvio che sul mare, si possono scorgere le isole di Capri ed Ischia ma anche tutta la costiera sorrentina. In questa verdissima campagna ancora oggi ci sono tantissime ginestre, il fiore che tanto ispirò il poeta. Ai primi di giugno del 1837 Leopardi tornò a Napoli con Ranieri e lì morì il 14 non potendo più fare ritorno nella villa.

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