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Mantova e l'affresco della Camera di Amo ...

  • Viale Te, 13, 46100 Mantova MN, Italia
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Arte, Teatri e Musei
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Italiano

Description

L'affresco presente sulla parete meridionale della Camera di Amore e Psiche è strettamente connesso, in una logica di perfetta continuità, con quello presente sulla parete occidentale. Le due parti concorrono a narrare in pittura il banchetto nuziale di Amore e Psiche. A differenza di quanto avviene nelle lunette e negli ottagoni del soffitto, l'episodio narrato in questo affresco non trova riscontro puntuale nel testo di Apuleio. Parte della critica ha quindi cercato di interpretare la scena alla luce di diverse fonti. Verheyen (1977), ad esempio, ipotizza una sua possibile dipendenza dall'Hypnerotomachia Poliphili. Amedeo Belluzzi (1998) ripercorre la genesi compositiva degli affreschi, partendo da due disegni preparatori conservati a Chatsworth, nella collezione Devonshire, e offrendo confronti con due incisioni, una di Battista Franco (Parigi, Bibliotheque Nazionale) e una di Diana Scultori (Roma, Istituto Nazionale per la Grafica), entrambe derivanti non dalla redazione definitiva degli affreschi, mai da disegni preliminari di Giulio Romano. La porzione della scena sulla parete meridionale (che continua per un breve tratto anche sulla parete orientale) mostra da sinistra Vulcano, a dialogo con una vecchia, Apollo circondato da divinità femminili, Dioniso e Sileno a sinistra della credenza, Amore e Psiche sdraiati su un lettuccio, la loro figlia Voluttà appoggiata al ventre della madre e, infine, Cerere insieme a un'altra figura, talvolta interpretata come Giunone. In alto a sinistra, fra la nubi, è una figura alata, che Vasari identificò come Zefiro. Competano la scena figure secondarie non caratterizzate da attributi iconografici, alcuni satiri e una schiera di animani, molti dei quali esotici (una coppia di trigri, un cammello, un elefante, una giraffa, un babbuino e un leone). Al centro della composizione, sotto una rigogliosa pergola ad arco, risalta la credenza da mostra, imbandita di preziose stoviglie. L'affresco è dipinto su settantaquattro differenti stesure di intonaco, di cui una sulla parete est. La traccia del disegno delle figure è stata riportata sulla superficie dell'intonaco facendo molta attenzione affinché i segni non risultassero visibili e fossero nascosti il più possibile sotto la stesura di una pittura piuttosto corposa, ricca di calce. L'osservazione ravvicinata ha permesso di riconoscere tracce di incisioni indirette, poi rinforzate con incisioni dirette, soprattutto nella parte sinistra dell'affresco, sulle figure di Vulcano, della donna con cacciagione, sulla ninfa semidistesa a sinistra di Apollo (specialmente nella veste) e sul panneggio attorno al braccio destro di Apollo.

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