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Torre del Greco | Villa Sora

  • Via S. Giuseppe alle Paludi, 80059, 81 Torre del Greco NA, Italia
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Description

Il grandioso complesso residenziale di Villa Sora è uno dei tanti edifici che le famiglie dell’aristocrazia romana edificarono lungo la costa campana: da Capo Miseno fino a Punta Campanella vi era, come dimostra lo storico Strabone, un tale addensamento di costruzioni, da dare l’impressione, a chi osservava dal mare, che si trattasse di un’unica città. Anticamente la costa era più arretrata rispetto ad oggi ma la villa, pur non affacciandosi direttamente sul mare, può comunque essere definita “Villa marittima”. Villa Sora, così come Villa dei Papiri, quella dei Misteri e quella di Oplontis, era l’ abitazionie di una elitè cittadina che, stanca del caos cittadino, poteva rifugiarsi in una di queste maestose costruzioni in cui poteva dedicarsi all’otium.La villa fu eretta intorno alla metà del I sec. a.C., ma le strutture e le splendide decorazioni parietali ancora oggi visibili sono attribuibili a rifacimenti databili a partire dalla prima età imperiale. Al momento dell’eruzione nel 79 d.C. la villa era in corso di restauro, come ci testimonia un noto graffito che ricorda i costi dei lavori ma anche i cumuli di calce ancora visibili in alcuni ambienti e i pavimenti a preziose lastre marmoree di importazione non ancora completati. Le prime scoperte nell’area risalgono al XVII secolo, quando si rinvennero due lastre in bronzo con i decreti dei due consoli Cn. Hosidius Geta e L. Vagellius e un rilievo in marmo con Orfeo, Hermes e Euridice oggi conservato al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Fu Francesco IV, tra il 1797 e il 1798, a intraprendere scavi sistematici nella villa portandone in luce il nucleo centrale che si sviluppava intorno a un grande salone absidato. L’area subì poi un progressivo abbandono e solo tra il 1989 e il 1992 ripresero le ricerche dirette dall’allora Soprintendenza Archeologica di Pompei. Gli scavi indagarono aree mai esplorate in età borbonica a ovest e a est del salone absidato, tra cui alcuni corridoi di servizio, ambienti di ricevimento e stanze da letto finemente decorate. Di particolare pregio sono gli affreschi, oggi staccati, di una stanza da letto e caratterizzati da grandi riquadri in blu egizio all’interno di cornici rosse con motivi vegetali dorati, mentre nella zona superiore si dispiegano architetture fantastiche stilizzate, sempre su fondo blu, che occupano anche il soffitto.

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