Lara Carlson
Helsinki, Finlandia
La Galleria Nazionale della Puglia “Girolamo e Rosaria Devanna” ospita una magnifica collezione di opere d’arte, che coprono un periodo che va dal XVI al XX secolo. La collezione è custodita nelle stanze di Palazzo Sylos Calò, straordinario fondale scenico della piazza Cavour e massima espressione dell’architettura civile del Rinascimento a Bitonto, risultato di un complesso processo evolutivo.Sorto su corpi di fabbrica di età medievale, nel 1573 la dimora fu concessa in enfiteusi perpetua col patto di restaurarla a Giovanni Alfonso Sylos, esponente della famiglia di Burgos, giunta in Puglia nel 1503. I lavori furono ultimati nel 1584 con la sopraelevazione dell’elegante loggia affacciata sulla piazza più importante della città antica.Iscritto nell'Elenco degli Edifici Monumentali d’Italia dal 1902, è situato lungo l’antica via “delli Mercanti” che collegava un tempo la porta urbica principale, porta Baresana, e la Cattedrale. Il palazzo presenta un portale decorato da una coppia di medaglioni con effigi imperiali che immette nella corte interna porticata, sulla quale si affacciano diversi ambienti del piano terra. Una scala a due rampe conduce al piano nobile dove un ampio terrazzo collega i vari ambienti superiori.Nel luglio 2004, con apposito atto di donazione, è stata affidata dai fratelli Rosaria e Girolamo Devanna di Bitonto al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo una importante e preziosa collezione di dipinti con l’obiettivo di istituire la Galleria Nazionale della Puglia dedicata alla pittura moderna e contemporanea, aperta al pubblico nel 2009. La raccolta comprende 354 tra dipinti e disegni databili dal XVI secolo al XX secolo ed è l’esito di una appassionata ricerca condotta da Girolamo Devanna sul mercato antiquario, attraverso scambi con altri collezionisti o acquisti privati. La sua fisionomia variegata e imprevedibile ha quale unico filo conduttore il gusto della scoperta dell’inedito, la curiosità per le diverse forme di cultura artistica, supportati da una grande intuizione e da un’altrettanto singolare conoscenza della storia dell’arte. Sono riuniti nel Museo dai più grandi interpreti della civiltà figurativa italiana e straniera, in particolare del Cinque, del Sei e del Settecento, ai rappresentanti di “scuole minori”, significative, tuttavia, di percorsi alternativi, a maestri e scuole dell’Ottocento, italiani, francesi, tedeschi, inglesi, fino a singolari realizzazioni di artisti contemporanei anche d’Oltreoceano. Di rilevante interesse è anche il gran numero di bozzetti, studi preparatori, modelletti, repliche o copie antiche, non ultimo il prezioso corpus di disegni di artisti italiani ed europei compresi tra XVI e XX secolo.
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