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Lecce e l'Anfiteatro Romano

  • Piazza Sant'Oronzo, 73100 Lecce LE, Italia
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Description

Collocato nel cuore di Lecce, in piazza S. Oronzo, e messo in luce agli inizi del Novecento in seguito a radicali interventi di ridefinizione urbanistica della città, dell’edificio originario è oggi visibile circa un terzo, mentre la restante porzione è celata al di sotto della piazza e dei fabbricati prospicienti. Gli scavi archeologici furono avviati nel 1900 dall'archeologo Cosimo De Giorgi e, con diverse interruzioni, si protrassero fino al 1940. Probabilmente databile ad età augustea, l'Anfiteatro aveva pianta ellittica, misurava complessivamente circa 102 x 82 m ed era in grado di ospitare tra le 12.000 e le 14.000 persone. La costruzione, realizzata sfruttando al massimo il banco di pietra leccese per sostenere le gradinate, presenta l’arena, l’ambulacro inferiore e le gallerie radiali di raccordo scavate direttamente nella roccia; gli elementi portanti dell’alzato furono invece realizzati in opera quadrata e collegati da strutture in conglomerato cementizio con paramenti in opera reticolata.Planimetricamente l’Anfiteatro era ripartito in quattro settori scanditi da altrettanti ingressi in corrispondenza degli assi principali. L’accesso avveniva a livello della media cavea e da qui, attraverso un sistema di scale di raccordo, si poteva uscire sulle gradinate, salire verso il portico perimetrale superiore e la summa cavea o scendere verso l’ambulacro inferiore, collegato con l’ima cavea e, tramite sei passaggi di servizio, con l’arena. Il muro esterno era originariamente scandito da una successione di 68 arcate, delle quali restano oggi visibili 24 pilastri. La galleria perimetrale al secondo piano era probabilmente sormontata da un portico, riconducibile alla fase dei restauri adrianei, al quale sono attribuiti diversi frammenti di decorazione architettonica in marmo pentelico. Anche il podio doveva essere interamente rivestito con lastre marmoree, mentre un rilievo continuo con scene di venationes correva lungo il balteus, il parapetto dell’arena.All'interno dell’ambulacro inferiore si conservano numerosi elementi riconducibili alla decorazione scultorea dell'edificio.

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