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Carpineto della Nora e La chiesa di San ...

  • Contrada S. Bartolomeo, 65010 Carpineto della Nora PE, Italia
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Luoghi religiosi
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Description

La chiesa di San Bartolomeo sorge su un dosso roccioso e contro uno spettacolare anfiteatro di montagne (M. Pietrarossa). Appartiene all'antico ed importante complesso abbaziale fondato nel 962 da Bernardo, figlio di Linduno, conte di Penne, riedificato nel sec. XII e nuovamente nel XIII. Il monastero avrebbe ospitato in origine una congregazione benedettina, ricevendo dall'arcivescovo di Benevento un presunto braccio di San Bartolomeo; fiorì rapidamente e si sviluppò in prestigio e possedimenti, come ampiamente testimoniato dal Chronicon del monaco Alessandro. Nel 1258 i diritti feudali dell’Abbazia di San Bartolomeo furono ceduti al vicino complesso di Santa Maria di Civitella Casanova. L’Abbazia di Carpineto divenne così dipendente da un altro monastero adottando la regola cistercense. Dal XIV secolo iniziò un periodo di decadenza. Dopo l’abbandono da parte dei monaci, le strutture architettoniche furono profondamente compromesse e del complesso rimase soltanto la chiesa che lascia ancora oggi intendere quale dovesse essere la grandiosità della Badia nel medioevo. In un complesso assai suggestivo, emerge la parte posteriore, con l'abside rettangolare ornata da una monofora e da un rosone, e il campanile a vela e a doppia luce. La mirabile chiesa è preceduta da un portico a due arcate, fiancheggiato a sinistra da una grossa torre campanaria, crollata nella parte superiore. Bellissimo è il portale architravato, ornato da girali avvolgenti animali di varia forma, che mostra similitudini con le opere del Maestro Acuto, uno scultore vissuto nel dodicesimo secolo che lavorò in Abruzzo.L'interno, a tre navate, divise da tre arcate per lato su alti pilastri, e transetto, riproduce in pianta lo schema di S. Clemente a Casauria. Bellissime monofore, spesso ornate da colonnine laterali a nodo e a spirale, illuminano il presbiterio e i bracci del transetto, rialzato, dove è collocato l'altare su quattro colonnine, con capitelli decorati da figure di animali (sec. X) e con le basi formate da capitelli romanici. Nella navata sinistra, vicino alla scaletta per la cripta (triabsidata e su pilastri), una porta conduce in un vano a botte. Agli anni ’70 risalgono gli ultimi interventi di restauro. Esternamente, sulla destra della chiesa, si scorgono alcuni ruderi degli ambienti dello scomparso monastero, precedentemente sepolti da un terrapieno.Dall’area antistante la chiesa parte il “Sentiero delle Abbazie” compreso nell’itinerario turistico del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga che identifica il vecchio sentiero di collegamento con l’Abbazia di Santa Maria di Casanova (Villa Celiera), segnato secondo la normativa CAI.

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