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Milano | Casa-Museo Boschi Di Stefano

  • Via Giorgio Jan, 15, 20129 Milano MI, Italia
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Arte, Teatri e Musei
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Italiano

Description

La Casa-Museo Boschi Di Stefano espone – nei locali abitati in vita dai coniugi Antonio Boschi (1896-1988) e Marieda Di Stefano (1901-1968) – una selezione di circa trecento delle oltre duemila opere della loro collezione, donata al Comune di Milano nel 1974. La collezione rappresenta una straordinaria testimonianza della storia dell’arte italiana del XX secolo – comprendente pitture, sculture e disegni – dal primo decennio del Novecento alla fine degli anni Sessanta. Le opere Negli undici spazi espositivi della Casa-Museo Boschi Di Stefano sono riunite circa trecento delle oltre duemila opere raccolte da Antonio e Marieda Boschi Di Stefano, distribuite adottando un criterio di successione cronologica e di selezione qualitativa curato da Maria Teresa Fiorio ex Direttore delle Civiche Raccolte d’Arte di Milano. All’ingresso si trovano i ritratti dedicati ai coniugi Boschi e le ceramiche della stessa Marieda e attraverso un corridoio con tele di Severini e di Boccioni si raggiunge la “sala del Novecento italiano” con opere di Funi, Marussig, Tozzi, Carrà e Casorati. Gli arredi Fra le volontà testamentarie di Antonio Boschi si prevedeva che l’appartamento di via Jan 15, dove lui e Marieda avevano a lungo vissuto, fosse aperto al pubblico come casa-museo, ospitando una selezione delle opere da loro raccolte. Per motivi di sicurezza e di conservazione non è stato possibile mantenere l’integrità originaria di quello che Ornella Selvafolta descrive come «un museo abitato» dove “gli spazi, l’allestimento, gli arredi risultano quasi ‹sottomessi› alle ragioni dell’arte”. I Collezionisti Nel 1927 ha inizio la vita coniugale di Antonio Boschi e Marieda Di Stefano. Conosciutisi l’anno precedente durante una vacanza in Val Sesia, decidono immediatamente di sposarsi, ma le convenzioni sociali del tempo impongono un periodo di fidanzamento. Lui, classe 1896, è un giovane ingegnere di origine novarese, Marieda, nata a Milano nel 1901, respira già in famiglia la passione per l’arte, il padre Francesco è un collezionista di opere soprattutto del Novecento sarfattiano. Attratta dalle possibilità materiche e coloristiche offerte dalla ceramica, Marieda dopo gli studi regolari prende lezioni nello studio dello scultore Luigi Amigoni. Negli anni esporrà, con riconoscimento, in molte mostre non solo nazionali. Al 1962 risale la fondazione della Scuola di ceramica, che porta il suo nome.

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