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Brescia: Parco Archeologico di Brixia ro ...

  • Via dei Musei, 55, 25121 Brescia BS, Italia
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Nel cuore storico di Brescia sono presenti consistenti resti archeologici relativi agli edifici monumentali dell’area capitolina della città antica. In età romana Brescia – Brixia - era infatti una delle città più importanti dell’Italia settentrionale, situata lungo la cosiddetta via Gallica (arteria che collegava alcuni tra i più significativi centri di origine celtica a nord del Po), allo sbocco di vallate alpine di antico insediamento (la Valle Camonica e la Valle Trompia), tra il lago d’Iseo e il lago di Garda, e immediatamente a nord di una fertile ed estesa area di pianura, valorizzata a partire dall’età augustea con imponenti lavori di organizzazione agraria (centuriazioni). Nell’area archeologica situata al centro del tessuto urbano sono ancora visibili gli edifici più antichi e più significativi della città: il Santuario di età repubblicana (I secolo a. C.), il Capitolium (73 d. C.), il Teatro (I-III secolo d. C.), il tratto del lastricato del decumano massimo, su cui insiste oggi via dei Musei. L’area si apre inoltre sull’odierna Piazza del Foro, che conserva vestigia della piazza di età romana (I secolo d. C.). Resti archeologici (foro e impianto termale; basilica) sono inoltre visitabili al di sotto di palazzo Martinengo, oggi sede della Provincia. Oltre a questi edifici di età romana, fanno parte dell’area anche palazzi nobili di età medievale, rinascimentale e moderna, che “salgono” direttamente dalle rovine antiche (Palazzo Maggi Gambara e Casa Pallaveri, entrambi di proprietà comunale). In questa zona ben circoscritta della città si legge quindi una stratigrafia ininterrotta di testimonianze che si estendono dal II secolo a. C. sino all’Ottocento. Nel 1830, a seguito di scavi intrapresi in quest’area, nel Capitolium fu posta la sede del Museo Patrio, primo museo cittadino a inaugurare la vocazione museale di quest’area. Dal 1998, è stato avviato un progetto organico di recupero dell’area archeologica del Capitolium. Esso consiste nell’approfondimento delle conoscenze in merito all’area nel suo completo recupero archeologico e architettonico, nella sua valorizzazione e nella completa e definitiva apertura alla fruizione pubblica. Tale apertura, oltre a restituire al pubblico la più importante porzione urbana della città di epoca antica, va a costituire il completamento degli itinerari museali del Museo della città, allestito nel vicino complesso monumentale di Santa Giulia, e di un percorso archeologico tra i più significativi e meglio conservati d’Italia, riconosciuto Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO con il sito I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d. C.).

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