Costituito nel 1927, con reperti dell’età preistorica e tardo antica, Il Museo è stato ufficialmente riaperto grazie ai lavori di consolidamento il 18 febbraio 2013 e comprende un articolato percorso espositivo, il cui allestimento si estende tra giardino esterno, pianterreno e primo piano. Nel giardino antistante il museo è collocato il lapidario ricco di reperti romani, rilievi, statue rinvenuti nel Seicento. Tra questi si evidenzia la statua acefala romana di “Venere col delfino“, la copia realizzata in età romana di Afrodite Cnidia e la successiva copia romana della Grande opera Greca Ercolanense. Al pianterreno la prima sezione è dedicata alla preistoria, con reperti provenienti da Eboli, Amalfi e Palinuro, Sala Consilina. Particolare valore è riportato dalle nestorides provenienti da Atena Lucana e Buccino e dai crateri di Nocera Superiore. La testa bronzea romana raffigurante il dio Apollo, datata orientativamente nel I°secolo d. C. e rinvenuta nel 1930 nelle acque di Salerno, fa bella mostra al piano superiore. Già lo stesso poeta Ungaretti parla del ritrovamento dell’opera nel racconto La pesca miracolosa del 5 maggio 1932. La scultura bronzea fa parte della Mostra Internazionale Monumental Bronzes of the Hellenistic World.
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