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Museo Berenziano di Cremona

  • Via Milano, 5, 26100 Cremona CR, Italia
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Type
Arte, Teatri e Musei
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Italiano

Description

Il Museo Berenziano di Cremona, allestito nel Seminario vescovile, è stato istituito nel 1913 da mons. Angelo Berenzi in seguito alla donazione delle sue collezioni allo stesso Seminario vescovile.Nel 1913, mons. Angelo Berenzi, canonico della Cattedrale, storico e docente presso il Seminario stesso, donava all'istituzione le opere d'arte e gli oggetti raccolti nel corso della sua vita, fondando così un museo dedicato alla memoria della madre Caterina Gorno, da poco defunta. Nel tempo, il nucleo originario della collezione, si è ampliato con l'aggiunta di reperti archeologici, opere e oggetti provenienti da lasciti e donazioni successive, come la copia di un'anfora etrusca inviata da papa Benedetto XV. L'itinerario museale si sviluppa in tre sezioni espositive: Archeologica con reperti archeologici di scavo, quali terrecotte, monete, bronzetti ed armi; Storico-naturalistica con erbari (XVIII secolo), esemplari zoologici, minerali e rocce; Artistica con opere di Romanino, Parmigianino, Campi, Cima da Conegliano, Meloni, Genovesino e altri. Di particolare interesse storico-artistico e culturale: Il Museo conserva reperti, opere e oggetti, fra cui spiccano per interesse storico-artistico e valore culturale: Tre tavolette da soffitto (seconda metà del XV secolo) di Bonifacio Bembo. Statua di san Sebastiano (primo quarto del XVI secolo), in legno policromo, di Giovanni Angelo Del Maino. Adorazione dei pastori (1512 - 1514), olio su tavola, di Altobello Meloni.[1] Matrimonio mistico di santa Caterina d'Alessandria (secondo quarto del XVII secolo), olio su tela, di Luigi Miradori, detto il Genovesino. Statua di Gesù Cristo risorto (fine XVII - inizio XVIII secolo), in legno, policromo e dorato, attribuito a Giacomo Bertesi. Bacio di Giuda Iscariota (1840 ca.), olio su tela, di Giuseppe Diotti. Icone, databili dal XV al XIX secolo. Incisioni di Rembrandt, Durer e Callot. Completa la visita, la biblioteca del Seminario dove sono conservati preziosi incunaboli e libri antichi a stampa.

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