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Napoli | Certosa di San Martino

  • Largo S. Martino, 5, 80129 Napoli NA, Italia
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Arte, Teatri e Musei
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Description

La Certosa di San Martino fu consacrata nel 1368. Ad essa fu conferito uno stile prettamente gotico che nel 1600 sarà convertito in barocco. Sarà nel secolo successivo che verranno annessi la cappella della Maddalena, il Refettorio ed il Chiostrino. Tra le personalità che vi operarono spiccano Giordano, Vaccaro e De Mura. Nel 1866 il Fiorelli costituirà il museo che era destinato a custodire le “patrie memorie” della città. Per la realizzazione della Certosa di San Martino fu chiamato l'architetto e scultore senese Tino di Camaino, già famoso per il Duomo di Pisa, e capomaestro della corte angioina. Alla morte di Tino l'incarico di architetto del complesso di San Martino passò ad Attanasio Primario. Dell'impianto originario restano i grandiosi sotterranei gotici. Rappresentano una notevole opera d'ingegneria necessaria a sostenere l'edificio e a costituirne il basamento lungo le pendici scoscese della collina. Dalla ricerca iconografica e da rilievi ed osservazioni effettuate sulle strutture dei sotterranei, risulta verosimile l'ipotesi che il progetto di Tino di Camaino, abbia inglobato preesistenti strutture di tipo difensivo dell'antico castello di Belforte. Nel 1581, si avvia un grandioso progetto di ampliamento della Certosa, affidato all'architetto Giovanni Antonio Dosio, destinato a trasformarne il severo aspetto gotico nell'attuale preziosa e raffinata veste barocca. Il crescente numero dei monaci impose una radicale ristrutturazione del Chiostro Grande: si realizzarono nuove celle, e fu rivisto l'intero sistema idrico. Il promotore di questa nuova e spettacolare veste della Certosa di San Martino è il priore Severo Turboli, in carica dall'ultimo ventennio del Cinquecento fino al 1607. I lavori avviati sotto la direzione di Dosio, vengono proseguiti da Giovan Giacomo di Conforto, che realizzerà la monumentale cisterna del chiostro.

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