Giovanna Pascoli
Capri, NA, Italia
Il Museo Civico Archeologico di Vetulonia descrive la storia del territorio ospitando, secondo un ordinamento cronologico-topografico, reperti provenienti dai resti dell'abitato e dalle necropoli di Vetulonia, ma anche dall'area territoriale da essa controllata. Di particolare interesse sono i reperti provenienti dalle necropoli villanov¬iane (IX-VIII secolo a.C.) con le urne configurate a capanna, atte ad ospitare le ceneri dei defunti appartenenti ad un ceto elevato (sala A). Al periodo successivo, l'Orientalizzante (VII secolo a. C.), risalgono le cosiddette tombe a circolo: tra queste si segnalano, per qualità e tipologia di oggetti, il Primo Circolo delle Pellicce e quello dei Leoncini d'argento con la presenza di oggetti in oro (sale A, B). Da una tomba a circolo, denominata del Guerriero, proviene la stele di Auvele Feluske in cui è rappresentato il defunto come guerriero armato (sala A). Le più celebri sepolture monumentali, a camera con tumulo di terra, sono rappresentate dai resti del corredo della tomba del Diavolino (sala B) e soprattutto dal corredo della tomba della Fibula d'Oro con la preziosa fibula da cui trae il nome la sepoltura (sala A). La vitalità del territorio è testimoniata inoltre dai corredi dei tumuli di Poggio Pelliccia (sala C) e di Val Berretta con oreficerie e ceramiche greche di importazione (sala D). I reperti provenienti dal deposito votivo rinvenuto presso Costa Murata documentano la storia di Vetulonia in età classica (V-IV secolo a.C.): consistente è la presenza di ceramica dipinta importata dalla Grecia, segnatamente da Atene, tra cui si distingue un cratere con la raffigurazione del riscatto del corpo di Ettore attribuibile alla cerchia del pittore greco Lydòs (sala B). Le fasi di vita della città in epoca ellenistica (III-II sec. a.C.) sono esemplificate attraverso l'esposizione di reperti che provengono dagli scavi dei quartieri abitati di quest'epoca (Sale E-G). Per far conoscere anche alla collettività il complesso e la ricchezza dei materiali archeologici ritrovati nel territorio vetuloniense e conservati in sedi diverse, il Museo ha predisposto dal 2002, di concerto con la Soprintendenza Archeologica per la Toscana, l'allestimento di mostre-evento con l'esposizione temporanea di corredi o complessi di oggetti di particolare interesse. Parallelamente, a partire dal 2004, l'esposizione permanente si è arricchita di altri reperti di grande pregio concessi in deposito dalla stessa Soprintendenza o donati da privati abitanti di Vetulonia e del territorio comunale. Un percorso d'avanguardia, destinato al pubblico dei non vedenti ed ipovedenti è stato allestito dal 2005 all'interno di una parte dei locali del museo ed include la possibilità di attuare laboratori tattili con reperti autentici.
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